La giornata educativa

L’organizzazione della giornata, oltre ai momenti di routine, come l’accoglienza, la colazione, il pranzo, il cambio e la merenda, prevede attività ludiche finalizzate al raggiungimento degli obiettivi didattici ed educativi.

Il gioco e le attività

Dalla progressione evolutiva del bambino nel gioco, è possibile evidenziare alcune caratteristiche per mettere in luce le potenzialità educative:

  • Il gioco possiede sin dall’eta neonatale, una qualità di scambio sociale tra adulti e bambini. Tale qualità sociale si evolve, quando il bambino inizia a condividere il proprio gioco con gli altri, fino a diventare intenzionale;
  • L’esercizio dell’intelligenza e la scoperta della proprietà degli oggetti, l’acquisizione delle prime forme logiche, sono favorite, se il gioco ha luogo in un clima rassicurante che consente al bambino di provare, di sperimentare e procedere per prove ed errori senza timore di sbagliare (Freinet);
  • Nel gioco, il bambino tenta di accomodarsi alla realtà, cogliendone proprietà e caratteristiche, e nel far questo, riveste nel mondo esterno, con qualcosa del sé, al fine di renderlo familiare e comprensibile (Piaget);
  • Il gioco è un fenomeno che subisce notevoli variazioni, in funzione dell’età e del contesto in cui ha luogo;
  • La presenza dell’adulto, degli altri bambini, dei materiali e delle loro caratteristiche, sono tutti aspetti, che influenzano e orientano le qualità del gioco;
  • Il gioco è il luogo in cui le emozioni del bambino possono prendere forma, attraverso quelle attività, rappresentativa che si svolge tramite l’utilizzo dell’oggetto (Uygotsky).

Tenendo conto di tutto ciò, nell’asilo nido, per valorizzare ed arricchire l’esperienza ludica e infantile, oltre che allestire accuratamente gli angoli, con il supporto di materiale stimolante, il personale educativo, cerca di organizzare ed incoraggiare le varie attività di gioco, nelle quali il bambino può trovare ampio margine di iniziativa e di libera espressione.

Giochi per il movimento

Consentono ai bambini di acquisire la padronanza del proprio corpo in relazione allo spazio e agli altri; sperimentando le proprie capacità, controllando la propria forza in relazione a quella degli altri, imparando a padroneggiare i propri muscoli, provando il gusto di sentirsi sicuri dei propri movimenti.

Scoprire la natura

Il bisogno di conoscere, toccare, guardare, assaggiare, esplorare, è un’opportunità che l’ambiente esterno con le proprie caratteristiche, permette di soddisfare.

Travestirsi

Questa proposta, viene attuata in uno spazio allestito in modo tale da favorire l’iniziativa di gioco autonomo, la capacità di assumere ruoli attivi, vivendo in prima persona dei ruoli ben precisi e la capacità di ricordare e d rivivere particolari momenti.

Travasare

Attraverso il gioco del “travaso” con diversi tipi di materiali, i bambini posso sperimentare: la profondità, la capienza, la larghezza, il volume, il peso, la densità, rumori diversi secondo, il materiale, il contenitore, l’altezza e la velocità di caduta; le proprie capacità di reggere e rovesciare un contenitore.

Le costruzioni

Attraverso l’uso di questo materiale, i bambini sperimentano il sopra-sotto, orizzontale-verticale, alto-basso, lungo-corto; la possibilità di combinazione di diversi oggetti fra loro; possono elaborare situazioni fantastiche e sviluppare la loro creatività.

Manipolare

I giochi di manipolazione, vengono proposti ai bambini, attraverso l’offerta di materiale della realtà (pasta-pane, pasta-sale, creta, sabbia, terra, ecc.). Aiutano il superamento della paura (attraverso la fantasia) e favoriscono l’integrazione fra i bambini

Rilassarsi

Perché i bambini abbiano momenti di rapporto individualizzato con chi si occupa di loro, possono chiacchierare con tranquillità, e gustare il piacere di farsi coccolare, la giornata al nido prevede momenti dedicati al relax, favorito dalla presenza di materiale morbido, di svago e di comunicazione.

Pittura e disegno

Questa proposta viene fatta ai bambini per favorire lo sviluppo espressivo, l’espressione soggettiva, il gusto per l’espressione grafica, attraverso l’uso di colori a dita, a tempera, china…

Giocare con la colla

L’attività consente ai bambini di sviluppare le capacità creative e cognitive; sperimentare i concetti logici; di combinare le cose che hanno a disposizione, dando loro un significato; acquisire la conoscenza e la proprietà dei vari materiali

Giocare ai suoni e ai rumori

Barattoli, contenenti diverso materiale, campanelli, maracas, stoviglie e utensili, strumenti naturali e di riciclo, vengono proposti ai bambini affinché imparino a riconoscere i rumori,  scoprano che ogni materiale produce un suono diverso, sperimentando il fare musica e i toni alti e bassi.

Giocare alla casa e alla bambola

È il gioco simbolico, che consente al bambino di esteriorizzare la letture personalizzata ed individuale della realtà. Negli spazi attrezzati a cucina e ad angoli famiglia, i bambini hanno modo di sperimentare le azioni di chi si prende cura di loro; di utilizzare il materiale come lo vedono usare a casa; di esprimere le loro emozioni; di abituarsi a scambiare del materiale per giocare insieme; scambiare i ruoli e prendersi cura di qualcuno più piccolo di loro.

Giocare a leggere

Questa proposta intende sviluppare il linguaggio del bambino favorendo lo sviluppo sensoriale e la conoscenza.

Cestino dei tesori

È una proposta di gioco per i bambini che stanno per lo più seduti o che si muovono a carponi (Elinor Goldschmied), adottata per soddisfare i bisogni sensoriali ed esplorativi dei bambini più piccoli.

Per questa attività, si offre un cestino contenente: oggetti che si trovano in natura, oggetti di legno, oggetti metallici, oggetti in gomma, tela, pelliccia e pelle, oggetti di carta e cartone.

Le routines

Particolarmente curati, sul versante della relazione, sono i momenti di routines: cambio, pranzo, sonno e i momenti della separazione e del ricongiungimento con i genitori. L’educatrice cerca di rispettare i livelli di autonomia dei bambini, senza creare frustrazioni e quindi, intervenendo con un aiuto, quando il bambino mostra di non essere pronto a fare da solo, ma anche comunicando che c’è disponibilità e tempo, per “provare e riprovare”.

“Imparare dall’errore, rappresenta la forma più naturale per l’acquisizione di nuove competenze”

(Freinet)

Lo sviluppo del bambino verso l’autonomia, può avvenire, in un contesto ambientale che lo favorisca e lo sostenga, nello sforzo di crescita e che gli consenta di uscire dallo stato iniziale di  fusione psicologica con la madre, per avviare un lungo processo di separazione, individuazione, riguardanti vari aspetti di sé.

Il pasto

È importante avere un ambiente tranquillo, non rumoroso, un’atmosfera priva di ansia e di fretta, perché il pasto deve essere un momento piacevole; i bambini sono stimolati dagli altri bambini, perché “insieme è più facile” e l’atteggiamento dell’educatrice che li lascia familiarizzare con il cibo.

La reazione con il cibo, coinvolge aspetti affettivi, sociali e cognitivi; perciò le modalità con cui questa reazione viene proposta al bambino e si sviluppa, può incidere sulla qualità della sua maturazione affettiva, sociale e cognitiva.

Il sonno

Anche il sonno è un momento delicato ed è importante che possa attuarsi nel rispetto dei ritmi individuali, (rituali di addormentamento di ogni bambino). Un omento di intimità prima della “nanna”, in un angolo allestito all’interno della stanza, con proposte di attività ritualizzate (lettura di libretti, ascolto di musica e fiabe) per contribuire ad una maggiore tranquillità. L’educatrice ha un ruolo partecipativo e cerca di creare un clima di tranquillità, stando seduta tra i bambini e parlando con loro a voce bassa.

Il cambio

Il bambino ha bisogno di sentirsi a suo agio, l’atteggiamento dell’educatrice deve trasmettere un senso di calma, tranquillità e sicurezza che è molto importante per il raggiungimento dell’autonomia, sia nel lavarsi e svestirsi, sia nel controllo degli sfinteri.

Il bambino prende confidenza e matura la conoscenza del proprio corpo, prende contatto e conosce il corpo degli altri; è un momento di intimità e affettività. 

Il ricongiungimento

È utile pensare ad una fase conclusiva della giornata al nido, come momento che favorisca il passaggio da una realtà sociale ad una familiare, individuando quindi un luogo dove stare, e momenti ludici non strutturati da proporre nelle ultime ore della giornata.